Ciao a tutti. È un piacere per me potervi avvicinare a questo grande e pluripremiato suonatore di tuba italiano che ringrazio per l'amicizia e la collaborazione in questo progetto di intervista.
Spero e desidero che la sua esperienza vi piaccia tanto quanto piace a me.
Senza ulteriori indugi, iniziamo
Nome e cognome:
Wolfgang Rabensteiner
Con il Python Tuba |
• Quale strumento / quali strumenti utilizzate?
Bassotuba e "Pythontuba"
• La marca e il modello sono gli strumenti che usate:
- Bassotuba in Fa: Rudolf Meinl 5/4
- Contrabass Tuba in Sib: Melton Fafner
- Bassotuba in Mib: Miraphone Ambassador
- Python in Fa: Miraphone
- Python in Sib: Miraphone
• Il produttore e il modello del bocchino che usate:
- Per il Bassotuba in Fa: JK Exclusive 5E
- Per il Tuba in Sib: Perantucci PT 48+ e 50+
- Per il Bassotuba in Mib: Miraphone TU27
Parliamo della tua EDUCAZIONE:
• Quando e dove sono iniziati i loro studi di bassotuba?
- 2004 - 2007 Diploma presso il "Conservatorio statale di musica E. F. dall'Abaco" a Verona da prof. G. Gatti
- 2007 - 2011 Laurea magistrale da prof. Andreas Hofmeir presso il Mozarteum Salisburgo (Master of Arts)
- 2011-2012 Corso di specializzazione da prof. Michael Pircher presso il conservatorio "C. Monteverdi“ a Bolzano
• A che età?
Prima di iniziare con il bassotuba mi sono laureato con la tromba a 18 anni. All’età di 21 anni ho iniziato a suonare il bassotuba (nel 2003)
• Quali ragioni o circostanze le hanno portato a studiare questo strumento?
Questa storia fa un po‘ ridere. Ero in montagna con i miei amici. Ci siamo portati dietro anche gli strumenti per suonare un po‘. Mio amico tubista mi ha chiesto di tenere un attimo suo strumento e così ho preso l‘occasione e l‘ho suonato. Ero sorpreso del bellissimo suono e il “feeling“ e mi sono innamorato subito. Il giorno dopo ha iniziato la mia vita da tubista.
• Chi erano i suoi insegnanti principali?
Oltre a prof. Gatti, prof. Hofmeir e prof. Pircher con cui mi sono laureato ho avuto diversi insegnanti con cui sono riuscito a migliorare ancora di più facendo degli masterclass. Alcuni di loro erano:
- Jens Björn Larsen
- Michael Lind
- Sergio Carolino
- Øystein Baadsvik
- Finn Schumacker
- Rex Martin
- James Gourlay
- Roland Szentpali
- Alexander Puttkamer
- Josef Steinböck
- Markus Theinert
- Jürgen Wirth
- Shoichiro Hokazono
- Stefan Ambrosius
- FabienWallerant
Per quanto riguarda la sua ESPERIENZA PROFESSIONALE:
Ci lascia un piccolo resoconto della sua esperienza come solista, membro di formazioni cameristiche, orchestra, banda, ecc.
• In Orchestra e/o Banda:
- Orchestra "Tonkünstler Niederösterreich" (Austria)
- Philharmonisches Orchester Augsburg (Germania)
- Orchestra "RSO Wien" (Vienna-Austria)
- La Verdi Orchestra Milano (Italia)
- Scala di Milano (Italia) (idoneità all‘audizione)
- Orchestra Haydn di Bolzano e Trento (Italia)
- Symphonic Winds (Italia)
- Nationales Jugendblasorchester Österreich (Austria)
- Bläserphilharmonie Mozarteum Salzburg (Austria)
- Tanzorchester Music Motion (Italia)
• Brassband:
- European Youth Brass Band Belfast 2006
- Brass Band Frener Reifer Pfeffersberg (Primo premio presso il Brass Band European Contest a Birmingham nel 2007 e Stavanger nel 2008)
- Brass Band Fröschl Hall (Primo premio del campionato austriaco nel 2017)
- Brass Band Wipptal (Primo premio presso il Brass Band European Contest in Perth nel 2014 e primo premio del campionato italiano nel 2019)
- Brassband R.E.T.
Concorso Europeo di Brassband 2018 in Utrecht |
• Concerti da solista:
- 2009 Tournée con la Brassband Frener Reifer Pfeffersberg
- 2009 Prima esibizione del "Concerto für Tuba und Orchester" di Hermann Pallhuber presso "7. Internationalen Musiktagen Vöcklabruck"
- 2009 Solista del "Landesblasorchesters Tirol" nel "Kongresshaus Innsbruck"
- 2009/2010 Solista del "Intermusica Orchesters Birkfeld"
- 2009 Tournée con l’orchestra "Symphonic Winds"
- 2010 Solista del "Orchestra Giovanile della Valle d’Aosta" condotta da Stephanie Praduroux
- 2011 Solista della "Brixner Bläserharmonie"
- 2012 Solista del "Ensembles Brass Gala"
- 2014 Tournée con la "Brassband Überetsch"
- 2016, 2017 e 2018 Tournée con la "Brass Band Wipptal"
- 2016 Tournée con l’orchestra "Sonoton Orchester" della Val Gardena
- 2016 Tournée con l’orchestra "Symphonic Winds"
- 2017/2018 Tournée con la "Brass Band Fröschl Hall"
- 2018 Solista della „Stadtmusikkapelle Amras“ (Congress Innsbruck)
- 2018 Special Guest presso "5 Jahre Brass Buebe" Festival
• Premi di concorsi da solista
- Primo Premio "Borsa di Studio" Accademia Filarmonica di Verona 2007
- Premio speciale “Marco Allegri” al concorso dei migliori diplomati d’Italia 2008 “XIIa rassegna musicale migliori diplomati dei conservatori e degli istituti musicali pareggiati d'Italia” in Castrocaro Terme (Vorsitz: M° Monaldo Braconi)
- Primo premio al concorso per Bassotuba delle università musicali tedesche a Linz (presidente: Wilfried Brandstötter)
- Secondo premio presso il “3° Concorso Internazionale per ottoni Valle d`Aosta” 2010 (presidente: Gene Pokorny) in Italia
- Vincitore “Gold Award” presso “International Competition and festival for soloists and chamber music groups Svirel” a Stanjel (Slovenia) 2011 (presidente: Øystein Baadsvik)
- Premio speciale presso “1st Albert Mamriev International Music Competition” a Braunschweig 2011
- Premio speciale per il finale "13th Osaka International Music Competition" a Vienna 2012
- Secondo premio presso "13th Osaka International Music Competition“ in Giappone 2012
- Finalista presso ITEC ("Internationale Tuba and Euphonium Konferenz") 2012 a Linz
- Qualificato per il "TIM Wettbewerb" ("Torneo Internazionale Di Musica") 2014 a Parigi
• Quali esercizi di riscaldamento usa?
Durante il mio percorso, soprattutto durante al preparazione per i concorsi da solista, ho scoperto che suonando i brani solistici e studiando più ore al giorno non è necessario fare degli esercizi di riscaldamento specifici, perché già nei brani si possono trovare scale, esercizi di tecnica, flessibilità, articolazione e dinamica e tutti i registri dal grave al acuto, etc...
Provare altri argomenti di interesse.
Qui in Spagna, in alcuni centri si ritiene che l'Euphonium, sia uno strumento che dovrebbe avere una propria specializzazione e, d'altra parte, alcuni ritengono che, come strumentista, si debba conoscere e padroneggiare la tuba e l'eufonio.
• Potrebbe darci la sua opinione in merito e come affronterebbe la questione nell'interesse di un'educazione e di una formazione adeguata alle necessarie competenze richieste oggi?
Da noi in Alto Adige ogni trombonista laureato suona automaticamente anche l‘Euphonio. Ma credo che l‘Euphonio ha più caratteristiche in comune con il bassotuba, pensando solo ai cilindri che il trombone non ne ha. Anche il flusso d'aria è più simile a quello per bassotuba che a quello per trombone. Per me l‘ Euphonio è un piccolo bassotuba. Credo che come tubista hai dei vantaggi che rendono lo studio del Euphonio più facile. Però considerando tutto sono dell'opinione che l‘Euphonio è uno strumento per sè e sarebbe sbagliato credere che un tubista è in grado di suonare l‘Euphonio in automatico. Di conseguenza è assolutamente necessario, soprattutto nel livello professionale, studiare l‘Euphonio come strumento per sè e laurearsi proprio con l‘Euphonio e non come secondo strumento con un altro strumento principale.
Coll‘ orchestra "La Verdi" Milano |
Parliamo della sua ESPERIENZA DI INSEGNAMENTO:
• Ci dica che cosa insegna nei centri di apprendimento (professore a tempo pieno, visiting professor, corsi, lezioni, ecc.)
Credo che durante una lezione non bisogna mai avere una routine, perchè si lavora con individui. Ogni uno ha delle esigenze diverse e risponde in maniera diversa agli consigli dati.
Cerco di comprendere i mei studenti e trovare una soluzione individuale per ogni uno.
Nella maggior parte dei casi funziona facilmente, ma in certi casi può essere difficile e faticoso comprendere lo studente e trovare una via adatta. Cerco di insegnare ogni studente in maniera diversa. È molto importante sapere la motivazione dello studente e sapere che interessi ha per il suo futuro musicale per dargli la direzione giusta e dargli il migliore aiuto.
• Come organizza le sue lezioni e la materia in generale?
Come già detto non ho uno svolgimento fisso, però cerco di coprire tutti i settori. Cerco di accogliere ogni studente al punto dove sta e cerco di farlo migliorare nelle sue esigenze. L‘ importante è sapere gli obbiettivi dello studente e sostenerlo.
• Quanto durano le sue lezioni?
La durata delle lezione varia e dipende se sto insegnando bambini, adulti o gruppi; se sto insegnando musicisti amatoriali, studenti o professionisti. Dipende anche se la lezione è una lezione settimanale o se è una lezione specifica per la preparazione per un concorso o concerto importante. Ma innanzitutto dipende quanto lo studente è in grado di dare e apprendere.
• Ritiene importante che gli studenti facciano delle apparizioni pubbliche durante i loro anni di formazione? Se sì, consiglia quante volte lo ritiene opportuno e di quale età o corso. Elementare, professionale, superiore?
Fare delle apparizioni pubbliche è molto importante. Non è necessario fare un concerto professionale. L‘importante è suonare davanti alla gente, indifferentemente se si suona davanti ad amici, famigliari o una sala piena di gente, perchè suonare davanti ad altri è sempre una situazione diversa come suonare a casa da soli e bisogna esercitarsi a farlo.
La difficoltà più grande è essere in grado di dimostrare il proprio livello anche davanti ad altri e per quello è importante farlo regolarmente, indifferentemente dall'età e dal livello.
Una parte importante del curriculum del corso è standardizzata e si basa sull'idea che gli studenti padroneggiano il repertorio da soli, a volte a scapito del repertorio dei grandi gruppi (Orchestra e Banda), quando in realtà, la maggior parte degli studenti Tuba ed eufonio saranno insegnanti e/o membri di una banda e, in misura minore, di un'orchestra nel caso di Tuba.
• Secondo lei, come si dovrebbe affrontare questo problema?
Cerco di non creare diverse categorie. Parliamo sempre di musica, indifferentemente se il musicista suona in un'orchestra, ensemble o come solista. C'è sempre un palco scenico e il pubblico e noi decidiamo cosa prova il pubblico.
Credo che sia importante conoscere certi programmi standardizzati durante il percorso di studio, perchè hanno anche un valore didattico. Dall‘altra parte però è anche importante che ogni studente abbia le sue libertà di scegliere programmi al suo gusto.
• Quanto pensi sia importante includere l'apprendimento e la padronanza del repertorio orchestrale come parte del currículum del corso?
Credo che sia importante per ogni studente o musicista aver suonato al meno un minimo di passi d'orchestra per la sua crescita musicale, anche se lo studente/musicista ha scelto di fare altro nella sua vita musicale.
Se uno non ha interessi di suonare in orchestra consiglio di specializzarsi di quello che ha scelto.
• Se potessi scegliere (in una situazione ipotetica) tra uno studente di Tuba o Euphonium, chi preferisce?
Se potessi scegliere, sceglierei uno studente di bassotuba. Io mi sono laureato di bassotuba, e per quello posso dare più consigli a un tubista che a uno studente d‘Euphonio.
Promozione |
PARLANDO DI QUESTIONI TECNICHE:
• Potrebbe darci la sua opinione sui diversi concetti di suono e quali caratteristiche definiscono, articolazione, tipi di strumenti, letteratura, se l'influenza del linguaggio e della tradizione musicale nel suono e nel modo di suonare è considerata importante?
Il concetto di suono varia molto in ogni paese. Non si può dire cosa sia giusto o sbagliato, è solo una questione di gusto.
Durante il mio percorso di studio ho avuto la fortuna di poter suonare in diversi paesi e diversi orchestra. Così ho conosciuto dei mondi diversi della interpretazione del suono. Già la scelta degli strumenti varia da un paese all’altro. Per esempio in Italia il basso tuba in Fa e Do e molto più usato, rispetto alla Germania e Austria; lì si usa il basso tuba in Fa e Sib. Gli strumenti con il sistema Perinet sono molto più usati in Italia che in Germania.
In Germania e Austria si cerca di suonare con un attacco chiaro e diretto, mentre in Italia questo modo "tedesco" sembra già aggressivo.
Esempi come questi esistono parecchi, ma sarebbe troppo elencarli tutti.
• Parlaci un po' della sua esperienza di bocchini per tuba:
Un bocchino è sempre un compromesso. Non esiste un bocchino che aiuta per tutto. Un bocchino buono dovrebbe aiutarmi a risolvere le mie difficoltà. I due criteri più importanti nella scelta del bocchino per me sono:
- devo sentirmi bene e devo trovarmi bene con il bocchino
- Il suono mi deve piacere. Non sarò mai contento con un bocchino se non mi piace il suono, anche se mi aiuterebbe a suonare tutto tecnicamente.
• Raccontaci le tue esperienze e i gusti di un particolare costruttore e perché?
Esistono tanti costruttori e belli strumenti diversi. Ogni strumento ha delle caratteristiche diverse. Mi piace tanto il suono morbido e rotondo dei bassotuba Meindl, la brillantezza dei bassotuba B&S, ma anche la leggerezza dei basso tuba Miraphone, per nominare solo alcuni.
Lo strumento è come un partner che ti dovrebbe aiutare in ogni fase di vita.
Wolfgang. Lei è il creatore del curioso Python Tuba made in Germany con il marchio Miraphone.
Miraphone Python Tuba |
• Può dirci cosa l'ha portata a immaginare questo strumento?
Nel 2013 è nata l‘idea di creare uno strumento per suonare in banda. L‘idea era di creare uno strumento che garantisce più libertà nel movimento e abilisce di suonare direttamente verso il pubblico come la tromba e il trombone.
• Com'è stato il suo processo di fabbricazione?
Avendo avuto questa idea mi sono riferite a Peter Oberrauch, titolare della manifattura strumentale a Bolzano e in collaborazione abbiamo creato il primo prototipo in Sib. All'inizio questo strumento era pensato più come strumento da divertimento, ma negli ultimi anni è stato migliorato in collaborazione con il costruttore "Miraphone" e nel 2016 è stato costruito il primo
"Python“ in Fa per un tournée per solita e orchestra sinfonico. Adesso il "Python" in Fa è in vendita e disponibile per tutti.
È stato elaborato anche un "Python" in Sib.
con il Prof. Michael Pircher (professore dell‘ Univesitá di Musica a vienna)
• Quanto è stato utile e qual è stata la sua richiesta?
Il "Python" è uno strumento che si può usare in tutti i settori musicali. Un grande vantaggio è la possibilità di muoversi meglio e sentire meno il peso dello strumento.
Un altro vantaggio è che la campana si rivela verso il pubblico e non in alto come un bassotuba normale. A causa di questa caratteristica il suono del "Python" e molto più presente. In più si riceve molto più attenzione perchè l‘apparizione di questo strumento è speciale.
Patricio Cosentino,Elke Niedermüller ( Pianista - Mozarteum Salzburgo) e me |
IN CONCLUSIONE:
• Nella sua esperienza, pensa che la diversità degli esecutori, degli strumenti e la possibilità di formarsi in varie scuole specializzate si stia omogeneizzando in centri interpretativi già istituiti? (Esempio: russo, americano, tedesco, inglese e francese)
Credo che si sta omogenizzando tutto ed è un andamento che non si riesce a bloccare. È anche un effetto positivo se si riesce a conoscere diversi modi e accettarli, però è molto importante che ogni paese, istituzione, orchestra e strumento, etc... si mantengono le sue caratteristiche e tradizioni.
Wolfgang, è un grande piacere e un onore poter contare sulla tua esperienza, sulla tua collaborazione in questa serie di interviste e sulla tua amicizia.
Grazie mille e i miei migliori auguri. Un grande abbraccio.
Ti ringrazio per l‘intervista. È stato un onore farlo.
Era molto interessante per me farmi dei pensieri per questi argomenti.
Grazie mille e un forte abbraccio
Wolfi
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